Muso Rosso ha dissotterrato l'ascia di guerra. Questo spazio web è dedicato allo spirito libero delle idee, senza obbedienze di credo, di partito,
di gerarchie qualsiasi. Ipocrisia, prepotenza, sfruttamento, ignoranza e conformismo sono i principali nemici di Muso Rosso. Contro di essi le armi possibili sono molte: verità, umanità, cultura, creatività, rispetto per la natura. Ma su tutte domina la Libertà, di parola e di pensiero.
Il contenuto di queste pagine è costituito da una serie di scritti in rima che traggono ispirazione da eventi dell'attualità politica e sociale (da leggere perciò con gli occhi del momento storico in cui gli eventi si sono svolti), scritti che sono mossi fondamentalmente dall'esigenza di smascherare la violenza e la stupidità del potere.

lunedì 2 febbraio 2015

Scacco Matt

Lo "stile" di Matteo Renzi, la sua furbesca politica di alleanze a geometria variabile:
a destra con Forza Italia per far passare leggi antipopolari e snaturare la Costituzione in senso autoritario, a sinistra (si fa per dire) con i presunti dissidenti del suo partito per imporre il suo candidato alla presidenza della Repubblica ribaltando la Costituzione (il capo del governo che nomina il capo dello Stato, anziché viceversa) e garantendosi protezione e sostegno assicurati per i prossimi anni.



Scacco Matt

"Chi contesta il mio Giobat 1
perché aumenta il precariat
non capisce che l'ho fat
per gli young-disoccupat ! "

Tutti i giorni si arrabat
e consuma tutto il fiat
sentenziando cavolat
supercazzole e minchiat

In Tv fa sceneggiat,
toglie e mette la cravat,
videogioca con le chat,
tuìtta-tuìtta giorno & night

Assumendo pose smart,
il ducetto appena-nat
senza sosta ha sbeffeggiat
Maxim, Cuperlo e Civat

Per non esser sfiduciat
col caimano aveva un patt,
Nazareno l'han chiamat
ma con dio non c'entra un catt:

B. sperava, quatto-quatt,
di venir riabilitat
dando in cambio i voti a Matt
che gli mancano al Senat;

Matteuzzo, dal suo lat,
dovea stare indisturbat,
alla seggiola attaccat
come mosca a una cacat

Quando poi si son parlat
per fissare il candidat
come capo dello Stat,
Silvio s’era un po’ allarmat

Ma lui l’ha tranquillizzat:
“Stai seren”, gli ha sussurrat
Però, appena s’è voltat,
col suo stil, l’ha pugnalat

Nell’Olimpo abbarbicat
ora abbiamo “Matt & Matt” 2
e di questo scacco-matt
la morale è presto fatt:

Dopo avere rottamat
Berlinguer, Gramsci e Togliat
il Piddì s'è rivelat
coi suoi veri connotat:

Nel partito demo-crat,
come è adesso combinat,
chi era un tempo comunist
diventato è demo-crist.


© Muso Rosso 2015

Note:
1) Il "Jobs Act", nome esotico dato da Renzi alla sua legge sui contratti di lavoro che abolisce il diritto del lavoratore ad essere riassunto in caso di ingiusto licenziamento.
2) Matteo Renzi alla presidenza del consiglio e Sergio Mattarella designato dallo stesso Renzi alla carica di capo dello Stato, ambedue uomini politici della Democrazia Cristiana durante la cosiddetta "prima repubblica".



Post precedente: Le fanciulle rapite
Greta e Vanessa, le ragazze rapite in Siria, sono state fortunatamente liberate. Il governo Renzi, preso con le mani nel sacco mentre cercava di far passare di soppiatto il decreto salva-berlusconi, aveva bisogno urgente di far bella figura. E... voilà! le due fanciulle saltano fuori!
Impossibile non fare un parallelo col ritrovamento delle due Simone, rapite in Iraq nel 2004 e liberate dal governo Berlusconi in vista delle elezioni politiche...

sabato 17 gennaio 2015

Le fanciulle rapite

LE FANCIULLE RAPITE
Greta e Vanessa, le ragazze rapite in Siria il 31 luglio scorso, sono state fortunatamente liberate. Il governo Renzi, con l'economia che continua ad andar male e dopo essere stato preso con le mani nella marmellata mentre il giorno di Natale cercava di far passare di soppiatto il decreto salva-berlusconi, aveva bisogno urgente di far bella figura. E... voilà, suonino le fanfare! le due fanciulle saltano fuori!
Impossibile non fare un parallelo col ritrovamento delle due Simone, rapite in Iraq nel 2004 e liberate dal governo Berlusconi in vista delle elezioni politiche. Anche oggi, come allora, si parla di un riscatto (1 milione di dollari nel 2004, 12 milioni di euro nel 2015, si dice).
Questo che segue è un inedito di Muso Rosso dell'epoca, ma sempre attuale. Cambiate i nomi e le cifre, la sostanza è tale e quale...


Le Simone

Le Simone son tornate, festeggiate! festeggiate!
Son tornate le Simone: viva viva Berluscone!

In Sardegna si allenava al mestiere di pirata
e indossava la bandana per coprire la pelata,
ma non era soddisfatto: troppa gente lo sfotteva
ed allora Berluscone il cervello si rodeva.

Neanche Tony * era riuscito a tirargli su il morale,
era sempre più avvilito, si sentiva proprio male:
si agitava senza soste e soffriva come un cane
pasteggiando ad aragoste sotto un casco di banane.

Finché un giorno ha detto "Basta!" il pirata-presidente
e, salpato su un vascello, è tornato in Continente.

Una volta giunto a Roma, chiama tutti all'adunata
e comanda alla sua ciurma: "Qui qualcosa va inventata.
Tra non molto gli Italiani torneranno all'elezione
e bisogna far qualcosa in favor di Berluscone!"

Come fu, come non fu, il pirata Berluscone
tira fuori dal forziere, nientemeno, due Simone.
Due gioielli trafugati non si sa da qual gentaccia
tutt'a un tratto ritrovati per salvare la sua faccia.

E - colpaccio sopraffino! - non gli basta il risultato:
sbuca un bel crocerossino** che farà da candidato!
Le fanciulle sono ignare, sono allegre, son contente;
per fortuna questo affare le ha toccate poco o niente.

Ed allora, festeggiate le Simone ritrovate!
Intoniamo una canzone: "Viva viva Berluscone!"


© Muso Rosso 2004

Note:
* Tony Blair, il primo ministro britannico, che era stato ospite di B. nella sua residenza dorata in Sardegna.
** Maurizio Scelli, commissario straordinario della Croce rossa, che accompagnò in Italia le due fanciulle rivendicando di avere avuto un ruolo decisivo nel loro rilascio. Tempo dopo, dichiarò infatti di aver fatto curare quattro terroristi per favorire il buon esito, tenendo all’oscuro l’intelligence americana con il benestare di Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e zio del “giovane” Letta esponente del PD.
Scelli si preparava alla scalata politica a fianco di B., che gli garantì una candidadura. Il “crocerossino” venne poi effettivamente eletto al Parlamento, ma la sua stella tramontò rapidamente a causa della discutibile gestione della Croce Rossa (per la quale fu condannato dalla Corte dei Conti) e per le sue iniziative troppo aperte al dialogo verso personaggi coinvolti nel terrorismo italiano di estrema destra.


Post precedente: Matteuzzo alla riscossa
Dopo la sconfitta alle primarie del 2012, le elezioni fatte con l'ultimo Porcellum, il cambio al vertice del PD e il governo delle larghe intese, con le nuove primarie del 2013 parte la riscossa del nostro eroe che lo porterà prima a capo del suo partito e poi nell'Olimpo romano.