Muso Rosso ha dissotterrato l'ascia di guerra. Questo spazio web è dedicato allo spirito libero delle idee, senza obbedienze di credo, di partito,
di gerarchie qualsiasi. Ipocrisia, prepotenza, sfruttamento, ignoranza e conformismo sono i principali nemici di Muso Rosso. Contro di essi le armi possibili sono molte: verità, umanità, cultura, creatività, rispetto per la natura. Ma su tutte domina la Libertà, di parola e di pensiero.
Il contenuto di queste pagine è costituito da una serie di scritti in rima che traggono ispirazione da eventi dell'attualità politica e sociale (da leggere perciò con gli occhi del momento storico in cui gli eventi si sono svolti), scritti che sono mossi fondamentalmente dall'esigenza di smascherare la violenza e la stupidità del potere.

giovedì 28 aprile 2016

O mia bela Madunina

Massimo Tartaglia, l'uomo che nel 2009, al termine di un comizio in Piazza del Duomo a Milano, aveva colpito Silvio Berlusconi al volto, scagliandogli un souvenir del Duomo, ha riacquistato la piena libertà. Il Tribunale di Sorveglianza ha decretato che non sussistono più i motivi di "pericolosità sociale" che, all'epoca, avevano giustificato lo stato di libertà vigilata.
Al momento dei fatti, Muso Rosso, non aveva ritenuto opportuno pubblicare le sue riflessioni. Lo fa adesso che, in fondo, la vicenda si conclude con un "lieto fine".



O mia bela Madunina

O mia bella Madonnina,
tu che brilli da lontano,
tutta d’oro e piccinina
sopra il Duomo di Milano,

questa volta, non si sbaglia:
per esprimere il tuo sdegno,
con la mano di Tartaglia
hai voluto darci un segno.

Quando hai visto che un demente
proprio lì, davanti al Duomo,
vaneggiava tra la gente
(“sono bello, sono buono...”)

e tra sé pensava dentro
“sono meglio di Gesù”
tu sei scesa e hai fatto centro
perché non ci hai visto più.
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© MUSO ROSSO 2009


Post precedente: IL FURBETTO
Pugno duro, anzi durissimo, contro i "furbetti del cartellino", i dipendenti pubblici che invece di lavorare se ne vanno a farsi i fatti loro. Sono questi gli "untori" che diffondono la peste e avvelenano il Paese.
I fannulloni statali, specie effettivamente esistente anche se numericamente non più numerosa dei fannulloni privati e dei fannulloni politici, è sempre un soggetto di successo. Il governo, eroicamente, annuncia il loro sterminio, sperando di far dimenticare il resto...