Muso Rosso ha dissotterrato l'ascia di guerra. Questo spazio web è dedicato allo spirito libero delle idee, senza obbedienze di credo, di partito,
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Il contenuto di queste pagine è costituito da una serie di scritti in rima che traggono ispirazione da eventi dell'attualità politica e sociale (da leggere perciò con gli occhi del momento storico in cui gli eventi si sono svolti), scritti che sono mossi fondamentalmente dall'esigenza di smascherare la violenza e la stupidità del potere.

Matteuzzo di Renzo

Matteo Renzi, divenuto sindaco di Firenze dopo aver vinto da outsider le primarie "aperte a tutti" per la scelta del candidato del PD, si è distinto in quanto promotore di iniziative per la "rottamazione" del personale politico over-40. A due anni dall'inizio del suo mandato, si propone di compiere lo stesso tipo di percorso anche alle elezioni politiche, per il ruolo di primo ministro. Tra i suoi (non molti) provvedimenti presi da sindaco nel capoluogo toscano, uno dei più contestati è stato senza dubbio l'ordinanza che, di fatto, ha abolito la festa del Lavoro per un gran numero di lavoratori fiorentini, particolarmente nel settore turistico-commerciale e nelle attività dei servizi.


Matteuzzo di Renzo


Nel mezzo del cammin di nostra vita
ci ritrovammo in una selva scura
ché la diritta via s'era smarrita.

Ah, quanto fu tremenda! e quanto dura,
la notizia che giunse a' nostri orecchi
quando spuntò quella candidatura...

A guisa di chi d'ingenuità pecchi,
sacrificato il Gallo1 e chiuse l'urne,
ci ritrovammo bastonati e becchi.

Gl'insegnamenti? a chi spetti dedurne2,
se mai qualcosa questi abbiano inteso,
ché solo scuse ognor son usi addurne.

Qui, nella terra che l'ingegno ha acceso
di Giotto, Michelangiolo, Leonardo,
e del Poeta Sommo3 in cielo asceso

unico vivo giunto a quel traguardo,
qui dove Galileo ci aperse gli occhi
perché cotanto il fato fu beffardo?

È ver, sono creature anco i pidocchi
e avranno anch'essi pure una ragione
per stare al mondo, che a noi saper non tocchi:

non c'è solo il cavallo od il leone,
che di Fiorenza è il simulacro fiero4,
non solo il cervo nobile o il falcone

che in alto vola libero e leggiero.
Madre Natura fece un po' di tutto
e tutto sta tra l'infinito e il zero,

per concepire il bello è d'uopo il brutto
come la quiete per capire il moto,
come il bagnato per apprezzar l'asciutto.

Il fin di quel che occorre5, a noi ci è ignoto:
e cantan le Sirene per indurci
l'oblio che fu de' mangiator di loto6.

Cantano le Sirene per sedurci,
vagheggian paradisi e offron la mano,
come il padre coi figli, per condurci.

E il loro sforzo non si può dir sia vano:
molti son quei che accodansi contenti
e v'è chi è rassegnato e chi ruffiano:

in prima fila sfilano gli abbienti,
poi che si suole rispettare il censo,
a testa bassa seguono gli armenti.

Così, dopo Coluccio7 e il Gran Lorenzo8,
Machiavelli e Capponi il salvatore9,
a noi toccò Matteuzzo di Renzo10.

Costui voleasi dir "Rottamatore"
e subito gittossi all'arrembaggio
ma con disprezzo del lavoratore

ha rottamato solo il Primo Maggio!11
© Muso Rosso, 2011

Note:
1) Gianni Galli, ex portiere della Fiorentina e antagonista di Renzi nelle elezioni amministrative, per il centrodestra.
2) Allusione ai dirigenti del PD.
3) Dante, a cui umilmente questa commediola si ispira.
4) Non tutti sanno che uno dei simboli più importanti di Firenze è il Leone, detto anche “Marzocco”. Esso rappresentava il potere popolare nella Repubblica fiorentina.
5) Quello che “occorre”, nel senso di quello che accade.
6) I mangiatori di loto erano una popolazione mitica dell'Odissea. Accolsero i compagni di Ulisse offrendo loro il dolce frutto del loto, unico loro alimento che aveva la caratteristica di far perdere la memoria.
7) Coluccio Salutati, politico e letterato, fu Cancelliere di Firenze, la carica burocratica più importante della Repubblica fiorentina. Difese con successo la città dai tentativi di conquista da parte dei milanesi Visconti.
8) Lorenzo il Magnifico, l'esponente più importante della Signoria medicea.
9) Pier Capponi, famoso per aver coraggiosamente tenuto testa, quando fu a capo della Repubblica fiorentina, alle minacce del francese Carlo VIII, che aveva invaso l'Italia, riducendolo a più miti consigli.
10) Il nostro “eroe”.
11) Il riferimento è all'ordinanza comunale con la quale gli esercizi commerciali sono stati autorizzati a restare aperti anche in occasione della Festa dei Lavoratori.

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