Il post pubblicato a dicembre 2011 (Passera milonaria) cominciava così: " Berlusconi è caduto. Ha battuto una musata sul ring non per merito dei suoi avversari, ma per essere scivolato sui suoi stessi piedi. Avrà il tempo e la forza di rialzarsi? Sembrerebbe di no, ma arbitro ed avversari, generosi come sempre, lo soccorrono..."
Napolitano e Bersani, dopo la caduta del governo Berlusconi, decisero infatti di non andare al voto subito, ma di rimandare tutto al 2013. Il PD, con surreale strategia, è entrato in maggioranza col centrodestra, ha fondato il Club ABC (Alfano Bersani Casini) e, all'ombra di Monti, hanno governato tutti insieme per un altro anno e mezzo. Finché Berlusconi, definito "pifferaio" dal Professore, giudicando il Paese sufficientemente stremato dai provvedimenti del Riformero, ha deciso che era il momento di tentare la rivincita: ha staccato la spina al governo ed è tornato sulla scena col suo solito stile.
La cosa più indovinata di questa vicenda è la collocazione della campagna elettorale in pieno periodo carnevalesco...
Napolitano e Bersani, dopo la caduta del governo Berlusconi, decisero infatti di non andare al voto subito, ma di rimandare tutto al 2013. Il PD, con surreale strategia, è entrato in maggioranza col centrodestra, ha fondato il Club ABC (Alfano Bersani Casini) e, all'ombra di Monti, hanno governato tutti insieme per un altro anno e mezzo. Finché Berlusconi, definito "pifferaio" dal Professore, giudicando il Paese sufficientemente stremato dai provvedimenti del Riformero, ha deciso che era il momento di tentare la rivincita: ha staccato la spina al governo ed è tornato sulla scena col suo solito stile.
La cosa più indovinata di questa vicenda è la collocazione della campagna elettorale in pieno periodo carnevalesco...
Com'è bella l'Italietta
che vediamo tuttavia...1
chi vuol esser lieto sia,
ma doman cosa ci aspetta?
Già si sa che sette vite dei felini sono il vanto,
ma chi avrebbe immaginato che il porcel vive altrettanto?
E voilà: cocco-leccato dalla talk-televisione,
vispo, e sempre più gasato, è riapparso Berluscone!
Solamente un anno fa era dato per spacciato,
ma gli han dato tempo e fiato ed arzillo è ritornato.
« Me ne stavo attapirato, aspettando con terrore
la mia fine, quando a un tratto è sbucato il Professore:
non poteva andare meglio! che fortuna, che figata!
la sinistra-truffaldina di votar se l'è cagata.
Per disperdere le tracce s'è nascosta dietro ai Monti
Aiutando i finanzieri a curare i loro conti.
Mentre il popolo incazzato, derubato a mani basse,
minacciato più di prima con i tassi e con le tasse,
dopo un lungo inverno aspetta una nuova primavera.
Gli farò mille promesse! Se si squaglian come cera
poi non me ne frega niente: l'importante è stare a galla,
non sarà la prima volta che racconto qualche balla! »
Quindi, il Primo Pifferaio apre la carnevalata.
Gli altri fiati dell'orchestra prendon parte alla sfilata:
San Bersan che va a braccetto e con Vendola e con Fini,
c'è Maroni con TreMonti e c'è un Monti con Casini.
Una piccola pattuglia segue un po' in disparte, dietro:
fritto misto con Ferrero, Dily, Dema, Ingro & Dipietro.
Ed infine un altro gruppo, che sta fuori dal corteo,
mentre sfilano quegli altri fa sberleffi e marameo;
popolo del vaffanculo, della rete i beniamini
scelti solo con un click! sono i grilli canterini.
Manca solo Pulcinella, al gran corso mascherato:
per salvar la dignità... alla larga se n'è stato!
Com'è bella l'Italietta
che vediamo tuttavia...
chi vuol esser lieto sia,
ma è la solita pappetta!
© Muso Rosso, 2013
Post precedente: Scelta cinica (visualizza)
Il successore di Berlusconi, dopo un anno di mazzate appioppate al popolo italiano, ha rotto gli indugi e ha deciso - come ha detto lui - di "salire in politica" chiedendo, in una delle sue prime uscite come capo-partito, di "silenziare" i maleducati che non gli piacciono. Si presenta alle elezioni con un simbolo il cui motto "scelta civica" ha subito evocato in molti la variazione in "scelta cinica", più consona allo stile di governo espresso dal personaggio, messìa e salvatore della patria secondo alcuni ma, soprattutto, secondo sé medesimo.
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