Greta e Vanessa, le ragazze rapite in Siria il 31 luglio scorso, sono state fortunatamente liberate. Il governo Renzi, con l'economia che continua ad andar male e dopo essere stato preso con le mani nella marmellata mentre il giorno di Natale cercava di far passare di soppiatto il decreto salva-berlusconi, aveva bisogno urgente di far bella figura. E... voilà, suonino le fanfare! le due fanciulle saltano fuori!
Impossibile non fare un parallelo col ritrovamento delle due Simone, rapite in Iraq nel 2004 e liberate dal governo Berlusconi in vista delle elezioni politiche. Anche oggi, come allora, si parla di un riscatto (1 milione di dollari nel 2004, 12 milioni di euro nel 2015, si dice).
Questo che segue è un inedito di Muso Rosso dell'epoca, ma sempre attuale. Cambiate i nomi e le cifre, la sostanza è tale e quale...
Le Simone
Le Simone son tornate, festeggiate!
festeggiate!
Son tornate le Simone: viva viva
Berluscone!
In Sardegna si allenava al mestiere di
pirata
e indossava la bandana per coprire la
pelata,
ma non era soddisfatto: troppa gente lo
sfotteva
ed allora Berluscone il cervello si
rodeva.
Neanche Tony * era riuscito a tirargli
su il morale,
era sempre più avvilito, si sentiva
proprio male:
si agitava senza soste e soffriva come
un cane
pasteggiando ad aragoste sotto un casco
di banane.
Finché un giorno ha detto "Basta!"
il pirata-presidente
e, salpato su un vascello, è tornato
in Continente.
Una volta giunto a Roma, chiama tutti
all'adunata
e comanda alla sua ciurma: "Qui
qualcosa va inventata.
Tra non molto gli Italiani torneranno
all'elezione
e bisogna far qualcosa in favor di
Berluscone!"
Come fu, come non fu, il pirata
Berluscone
tira fuori dal forziere, nientemeno,
due Simone.
Due gioielli trafugati non si sa da
qual gentaccia
tutt'a un tratto ritrovati per salvare
la sua faccia.
E - colpaccio sopraffino! - non gli
basta il risultato:
sbuca un bel crocerossino** che farà
da candidato!
Le fanciulle sono ignare, sono allegre,
son contente;
per fortuna questo affare le ha toccate
poco o niente.
Ed allora, festeggiate le Simone
ritrovate!
Intoniamo una canzone: "Viva viva
Berluscone!"
© Muso Rosso 2004
Note:
* Tony Blair, il primo ministro britannico, che era stato ospite di B. nella sua residenza dorata in Sardegna.
** Maurizio Scelli, commissario straordinario della Croce rossa, che accompagnò in Italia le due fanciulle rivendicando di avere avuto un ruolo decisivo nel loro rilascio. Tempo dopo, dichiarò infatti di aver fatto curare quattro terroristi per favorire il buon esito, tenendo all’oscuro l’intelligence americana con il benestare di Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e zio del “giovane” Letta esponente del PD.
Scelli si preparava alla scalata politica a fianco di B., che gli garantì una candidadura. Il “crocerossino” venne poi effettivamente eletto al Parlamento, ma la sua stella tramontò rapidamente a causa della discutibile gestione della Croce Rossa (per la quale fu condannato dalla Corte dei Conti) e per le sue iniziative troppo aperte al dialogo verso personaggi coinvolti nel terrorismo italiano di estrema destra.
* Tony Blair, il primo ministro britannico, che era stato ospite di B. nella sua residenza dorata in Sardegna.
** Maurizio Scelli, commissario straordinario della Croce rossa, che accompagnò in Italia le due fanciulle rivendicando di avere avuto un ruolo decisivo nel loro rilascio. Tempo dopo, dichiarò infatti di aver fatto curare quattro terroristi per favorire il buon esito, tenendo all’oscuro l’intelligence americana con il benestare di Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e zio del “giovane” Letta esponente del PD.
Scelli si preparava alla scalata politica a fianco di B., che gli garantì una candidadura. Il “crocerossino” venne poi effettivamente eletto al Parlamento, ma la sua stella tramontò rapidamente a causa della discutibile gestione della Croce Rossa (per la quale fu condannato dalla Corte dei Conti) e per le sue iniziative troppo aperte al dialogo verso personaggi coinvolti nel terrorismo italiano di estrema destra.
Post precedente: Matteuzzo alla riscossa
Dopo la sconfitta alle primarie del 2012, le elezioni fatte con l'ultimo Porcellum, il cambio al vertice del PD e il governo delle larghe intese, con le nuove primarie del 2013 parte la riscossa del nostro eroe che lo porterà prima a capo del suo partito e poi nell'Olimpo romano.