Muso Rosso ha dissotterrato l'ascia di guerra. Questo spazio web è dedicato allo spirito libero delle idee, senza obbedienze di credo, di partito,
di gerarchie qualsiasi. Ipocrisia, prepotenza, sfruttamento, ignoranza e conformismo sono i principali nemici di Muso Rosso. Contro di essi le armi possibili sono molte: verità, umanità, cultura, creatività, rispetto per la natura. Ma su tutte domina la Libertà, di parola e di pensiero.
Il contenuto di queste pagine è costituito da una serie di scritti in rima che traggono ispirazione da eventi dell'attualità politica e sociale (da leggere perciò con gli occhi del momento storico in cui gli eventi si sono svolti), scritti che sono mossi fondamentalmente dall'esigenza di smascherare la violenza e la stupidità del potere.

sabato 17 gennaio 2015

Le fanciulle rapite

LE FANCIULLE RAPITE
Greta e Vanessa, le ragazze rapite in Siria il 31 luglio scorso, sono state fortunatamente liberate. Il governo Renzi, con l'economia che continua ad andar male e dopo essere stato preso con le mani nella marmellata mentre il giorno di Natale cercava di far passare di soppiatto il decreto salva-berlusconi, aveva bisogno urgente di far bella figura. E... voilà, suonino le fanfare! le due fanciulle saltano fuori!
Impossibile non fare un parallelo col ritrovamento delle due Simone, rapite in Iraq nel 2004 e liberate dal governo Berlusconi in vista delle elezioni politiche. Anche oggi, come allora, si parla di un riscatto (1 milione di dollari nel 2004, 12 milioni di euro nel 2015, si dice).
Questo che segue è un inedito di Muso Rosso dell'epoca, ma sempre attuale. Cambiate i nomi e le cifre, la sostanza è tale e quale...


Le Simone

Le Simone son tornate, festeggiate! festeggiate!
Son tornate le Simone: viva viva Berluscone!

In Sardegna si allenava al mestiere di pirata
e indossava la bandana per coprire la pelata,
ma non era soddisfatto: troppa gente lo sfotteva
ed allora Berluscone il cervello si rodeva.

Neanche Tony * era riuscito a tirargli su il morale,
era sempre più avvilito, si sentiva proprio male:
si agitava senza soste e soffriva come un cane
pasteggiando ad aragoste sotto un casco di banane.

Finché un giorno ha detto "Basta!" il pirata-presidente
e, salpato su un vascello, è tornato in Continente.

Una volta giunto a Roma, chiama tutti all'adunata
e comanda alla sua ciurma: "Qui qualcosa va inventata.
Tra non molto gli Italiani torneranno all'elezione
e bisogna far qualcosa in favor di Berluscone!"

Come fu, come non fu, il pirata Berluscone
tira fuori dal forziere, nientemeno, due Simone.
Due gioielli trafugati non si sa da qual gentaccia
tutt'a un tratto ritrovati per salvare la sua faccia.

E - colpaccio sopraffino! - non gli basta il risultato:
sbuca un bel crocerossino** che farà da candidato!
Le fanciulle sono ignare, sono allegre, son contente;
per fortuna questo affare le ha toccate poco o niente.

Ed allora, festeggiate le Simone ritrovate!
Intoniamo una canzone: "Viva viva Berluscone!"


© Muso Rosso 2004

Note:
* Tony Blair, il primo ministro britannico, che era stato ospite di B. nella sua residenza dorata in Sardegna.
** Maurizio Scelli, commissario straordinario della Croce rossa, che accompagnò in Italia le due fanciulle rivendicando di avere avuto un ruolo decisivo nel loro rilascio. Tempo dopo, dichiarò infatti di aver fatto curare quattro terroristi per favorire il buon esito, tenendo all’oscuro l’intelligence americana con il benestare di Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e zio del “giovane” Letta esponente del PD.
Scelli si preparava alla scalata politica a fianco di B., che gli garantì una candidadura. Il “crocerossino” venne poi effettivamente eletto al Parlamento, ma la sua stella tramontò rapidamente a causa della discutibile gestione della Croce Rossa (per la quale fu condannato dalla Corte dei Conti) e per le sue iniziative troppo aperte al dialogo verso personaggi coinvolti nel terrorismo italiano di estrema destra.


Post precedente: Matteuzzo alla riscossa
Dopo la sconfitta alle primarie del 2012, le elezioni fatte con l'ultimo Porcellum, il cambio al vertice del PD e il governo delle larghe intese, con le nuove primarie del 2013 parte la riscossa del nostro eroe che lo porterà prima a capo del suo partito e poi nell'Olimpo romano.