A quanto pare hanno la memoria troppo corta per ricordare quando uno dei loro capi supremi si esibiva negli stessi aeroporti con il giubbotto della Polizia di Stato e troppo corta per ricordare che i riscatti sono sempre stati necessari per riportare a casa i cittadini italiani rapiti in giro per il mondo. Forse hanno pure dimenticato che Silvia Romano, prima ancora che musulmana, è una cittadina italiana ed è dovere dello Stato garantirne l'incolumità.
Certo il rientro in Italia poteva avvenire in modo riservato e si poteva darne notizia una volta a casa. Ma l'evento allestito ha fatto comodo a tutti: Governo, giornalisti e Italioti compresi. E non è sembrato dispiacere neppure alla diretta interessata che, anzi, è apparsa pienamente a suo agio nella kermesse mediatica.
Muso Rosso guarda con sereno distacco l'accaduto. Abbiamo una Silvia in meno ed una Aisha in più, e allora? Aisha ha diritto di essere e di vestire come vuole. Se invece di tornare musulmana fosse tornata di religione ebraica o buddista, o di nessuna religione, non sarebbe forse stata la stessa cosa?
Aisha
È ritornata Silvia, finalmente!
Ad aspettarla c’era tanta gente:
il presidente Conte e, a fare il paio,
il ministro degli esteri Di Maio.
E agenti dei “servizi”, giornalisti,
fotoreporter e telecronisti…
Ma quando è scesa giù dall’aeroplano
Indossava una sorta di pastrano,
un telo verde messo sulla testa
giù fino ai piedi, a rovinar la festa.
Però non l’ha sciupata ai suoi parenti
che l’hanno accolta felici e assai contenti.
È andata "Silvia" ed è tornata "Aisha",
ma in qualche modo, alfin, le è andata liscia.
Adesso va lasciata in santa pace
e a chi questo finale non gli piace
la conclusione gliela diamo noi:
Pensava di essere il pifferaio di Hamelin, invece era un "pifferaio di montagna",uno di quei pifferai che partono per suonare e tornano belli e suonati.
Bacioni.