BALLottaggi
Bersani e Renzi corrono al ballottaggio per le primarie del Centrosinistra, che decideranno chi sarà il candidato-premier per le prossime elezioni politiche. Siamo in vista del traguardo. I due si "sfidano" (si fa per dire) a un duello televisivo nel quale si profondono in sorrisi e battutine, come se fosse in palio il "premio alla bontà". Ma, chiuso il siparietto divertente, riemerge lo scontro sulle modalità di voto. Bersani vuole chiudere la partecipazione popolare: al primo turno è in vantaggio e non vuole rischiare di compromettere una vittoria che sente già sua. Renzi sa che le sue speranze di rimonta dipendono dall'allargamento della base dei votanti, perciò organizza un battage informativo per convogliare ai seggi ulteriori schiere di elettori, prendendosi l'accusa di non rispettare le regole. Bersani sostiene che al ballottaggio possono votare solo quelli già registrati al primo turno, Renzi dice che non è affatto vero e che si tenta solo di impedire la libera partecipazione. Muso Rosso andrà a votare?
Ora è tempo di primarie:
accendiam le luminarie!
Accendiamo i riflettori
sui due primi corridori!
A uno gli hanno consigliato
ch'è assai meglio si presenti
con un look ben rassettato,
senza sigaro tra i denti...
l'altro vuole dimostrare
che non batte mai la fiacca
e per questo va in finale
in camicia e senza giacca.
Messi accanto, faccia a faccia,
fanno i buoni, son carini,
educati: tutt'al più
si dan lievi buffettini.
Uno chiede scusa al prete
per quand'era chierichetto,
l'altro pensa al fratellino
emigrante, poveretto.
Che spettacolo soave!
Ma l'immagine serena
poi svanisce appena cala
il sipario sulla scena:
"Quel bambozzio non rispetta
le mie belle regolette,
prima ha finto di azzettarle
poi nel cesso se le mette!"
"Unn'è miha vero nulla,
tutto quel che voglio fare
è convincere più gente
di segnassi pe' vvotare..."
Il più grande, che comanda,
vuole la vittoria in tasca
e agli appelli del rivale
fa ostruzione e non ci casca.
Il più piccolo, in svantaggio,
che da perder non ha niente,
dritto va per la sua strada
rompiballe e impertinente.
Se non termina a cazzotti
con chi vuole entrare al seggio,
lunedì sapremo infine
chi la vince e chi ha la peggio.
Ma una cosa è già assodata:
queste provvide elezioni
al PD hanno già fruttato
per lo meno sei milioni.
Muso Rosso, è naturale,
a votare non ci andrà.
La sua scheda elettorale
lui la imbuca solo qua:
"Chiunque vinca di costoro,
faran sempre i cazzi loro:
l'uno è furbo, l'altro è scaltro,
affanculo l'uno e l'altro!"
© Muso Rosso 2012
Post precedente: La battaglia di Matteuzzo (visualizza)
Il
sindaco di Firenze tenta uno scoop: inseguendo una vecchia leggenda, forse
istigato da Dan Brown, decide di imitare Indiana Jones e si mette
alla caccia del perduto affresco di Leonardo, “La battaglia di
Anghiari”. Peccato che per farlo debba trivellare un
esistente e bellissimo affresco del Vasari nel Salone dei
Cinquecento, dentro Palazzo Vecchio. È lo stesso Vasari che dà un
indizio con l’enigmatica scritta “Cerca Trova” e molti
ritengono che ci siano effettivamente due muri, divisi da una sottile intercapedine.
Si rischia però di danneggiare irrimediabilmente un capolavoro
visibile per cercare qualcosa di simile a un abbozzo o forse addirittura
inesistente. Gli esperti sollevano molti dubbi e perplessità, ma il
nostro eroe ci ripensa solo quando, all’approssimarsi delle
elezioni, decide di correre per le primarie del centro-sinistra ...
Muso Rosso ha dissotterrato l'ascia di guerra. Questo spazio web è dedicato allo spirito libero delle idee, senza obbedienze di credo, di partito,
di gerarchie qualsiasi. Ipocrisia, prepotenza, sfruttamento, ignoranza e conformismo sono i principali nemici di Muso Rosso. Contro di essi le armi possibili sono molte: verità, umanità, cultura, creatività, rispetto per la natura. Ma su tutte domina la Libertà, di parola e di pensiero.
di gerarchie qualsiasi. Ipocrisia, prepotenza, sfruttamento, ignoranza e conformismo sono i principali nemici di Muso Rosso. Contro di essi le armi possibili sono molte: verità, umanità, cultura, creatività, rispetto per la natura. Ma su tutte domina la Libertà, di parola e di pensiero.
Il contenuto di queste pagine è costituito da una serie di scritti in rima che traggono ispirazione da eventi dell'attualità politica e sociale (da leggere perciò con gli occhi del momento storico in cui gli eventi si sono svolti), scritti che sono mossi fondamentalmente dall'esigenza di smascherare la violenza e la stupidità del potere.
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