Muso Rosso talvolta si sposta dai temi più direttamente politici per soffermarsi su argomenti di costume, o comunque di umanità varia. Non che questi non siano, in qualche modo, anch'essi politici. Ma lo sono, per così dire, di riflesso: rispecchiano lo stato dell'arte del dibattito che si svolge nel corpo della società riguardo ai valori della vita, al rapporto con la nostra storia e, dunque, con il nostro futuro. Guardiamo questi fatti con spirito critico, ma col solito disincanto e senza falsi moralismi.
È un modo per prendere ogni tanto una boccata d'aria, un po' più lontano dalle angustie della politica politicante.
LA SIGNORINA DI SAPRI
Me ne andavo un mattino a cazzeggiare,
quando vidi una fanciulla in riva al mare...
L'opera d'arte spesso è misteriosa
e a volte assai perplessi ci si resta.
Certo, l'artista ha in mente qualche cosa,
ma va' a capire cosa ha nella testa!
e a volte assai perplessi ci si resta.
Certo, l'artista ha in mente qualche cosa,
ma va' a capire cosa ha nella testa!
In questi giorni molto si discute
di questa signorina in quel di Sapri,
di storiche memorie ormai perdute,
di come, forse, stava meglio a Capri.
In questa storia tutti han messo il becco,
però, velata da vesti assai ruffiane,
un fatto è certo: non c'entra un fico secco
né con la Storia, né con Pisacane.
Che cosa aveva in mente lo scultore
lo si capisce guardando il "lato B";
offesa o meno al senso del pudore,
tutti gli sguardi vanno proprio lì.
Comunque la rigiri torno-torno,
di spigoli non ne ha manco per niente.
È una spigolatrice d'oggigiorno:
spigola la malizia della gente!
© Muso Rosso, 2021
Nel post precedente: Meloni d'Italia
Il Governo, dopo il mezzo flop della campagna vaccinale gestita dal Generale Pennuto, sta studiando (si fa per dire) nuove misure per contenere la futura ondata di Covid 19, tra cui l'obbligatorietà del vaccino per alcune categorie di persone e l'introduzione del "Green-Pass" per accedere a particolari attività o servizi. Giorgia, galvanizzata dal fatto di risultare prima nei sondaggi, sorpassando il suo tradizionale socio padano, grida alla "dittatura sanitaria".
Ascoltiamola: lei di dittature se ne intende.
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