Alla "celebrazione" erano invitati tutti i suoi migliori amici. Unico politico extra Forza Italia: Matteo Salvini, incoronato da Silvio come il miglior leader politico d'Italia (e forse del mondo).
Il matrimonio, "simbolico", non ha alcun valore legale. E ciò tiene al riparo il patrimonio del cavaliere (memore delle vicende passate con la vera moglie) da eventuali pretese future.
Il pubblico è stato intrattenuto dal cantante Gigi D'Alessio e dallo show personale di Berlusconi in veste di chansonnier. Poi Berlusconi, sul prato di Villa Gernetto, brandendo una sorta di sciabiola, ha proseguito lo show di fronte a una torta nuziale con la simpatica forma di un evidente simbolo fallico.
Al cuor non si comanda
Come sempre, Berluscone
non tralascia l’occasione
per mostrarsi da buffone
alla pubblica opinione.
Questa volta ha escogitato,
per sembrare un po’ sposato
e non esser criticato
come eterno fidanzato,
un moderno matrimonio
per un vecchio Marcantonio
che, però, rispetto al conio
non intacca il patrimonio.
E così a Villa Gernetto
Prende corpo il siparietto.
Berluscone col mughetto,
la sposina col merletto.
Non è male la sposina,
solo il nome ha di fascina.
Si può dir quasi carina,
forse un po’ crocerossina.
Certo al cuor non si comanda,
ma vedendo questa banda
ci sovviene una domanda:
che sia solo propaganda?
Gli invitati erano tanti
Tutti in ghingheri, eleganti,
sorridenti tutti quanti:
brava gente e lestofanti.
C’era Sgarbi con Tajani
E Zangrillo con Galliani…
Per dar spazio ai casi umani,
c’era il capo dei Padani
e Dell’Utri pure c’era,
fresco fresco di galera.
Ma dir tutti i nomi in fiera
è un’orrenda tiritera:
lascerebbe senza fiato!
Ve lo abbiamo risparmiato. (*)
Non si offenda il festeggiato
se lo abbiamo criticato
per il finto-sposalizio.
Si sa, fingere è il suo vizio!
Lui medesimo è fittizio
Col suo cuoio capellizio.
Ma anche se restiamo puri,
ora non facciamo i duri:
con un rullo di tamburi
gli facciamo finti-auguri!
non tralascia l’occasione
per mostrarsi da buffone
alla pubblica opinione.
Questa volta ha escogitato,
per sembrare un po’ sposato
e non esser criticato
come eterno fidanzato,
un moderno matrimonio
per un vecchio Marcantonio
che, però, rispetto al conio
non intacca il patrimonio.
E così a Villa Gernetto
Prende corpo il siparietto.
Berluscone col mughetto,
la sposina col merletto.
Non è male la sposina,
solo il nome ha di fascina.
Si può dir quasi carina,
forse un po’ crocerossina.
Certo al cuor non si comanda,
ma vedendo questa banda
ci sovviene una domanda:
che sia solo propaganda?
Gli invitati erano tanti
Tutti in ghingheri, eleganti,
sorridenti tutti quanti:
brava gente e lestofanti.
C’era Sgarbi con Tajani
E Zangrillo con Galliani…
Per dar spazio ai casi umani,
c’era il capo dei Padani
e Dell’Utri pure c’era,
fresco fresco di galera.
Ma dir tutti i nomi in fiera
è un’orrenda tiritera:
lascerebbe senza fiato!
Ve lo abbiamo risparmiato. (*)
Non si offenda il festeggiato
se lo abbiamo criticato
per il finto-sposalizio.
Si sa, fingere è il suo vizio!
Lui medesimo è fittizio
Col suo cuoio capellizio.
Ma anche se restiamo puri,
ora non facciamo i duri:
con un rullo di tamburi
gli facciamo finti-auguri!
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(*) C'era pure un Tal Talessio che cantava come un fessio.
(*) C'era pure un Tal Talessio che cantava come un fessio.
© Muso Rosso 2022
Nel post precedente:
Cantico delle creature senza voce
Cantico delle creature senza voce
Venti di guerra. Muso Rosso vuole dare voce a tutte le creature del pianeta che non ce l'hanno.
Il mito racconta che la storia umana comincia con il dono del fuoco da parte di Prometeo. L'uomo è l'unico essere vivente che non teme il fuoco, ma lo usa a proprio vantaggio. Non lo teme finché riesce a dominarlo, finché il fuoco non va fuori controllo. A volte però questo accade...
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