C'era una volta un Ministro della Cultura specializzato a inanellare perle, una più grossa dell'altra.
Perle di cazzate...
Il ministro Sangiulietto
si affatica, poveretto!
Sgambettando a mele strette
taglia nastri, fa mossette.
Con la stridula vocina
lui s'incazza, s'impappina.
Quando vede i giornalisti
gli squittisce: "comunisti!"
Gira, rapida, un'occhiata
e poi spara una cazzata.
Non ne spara una normale,
ma dev'esser madornale.
Premia libri e dà verdetti
senza manco averli letti...
La sua fanta-geografia
ci seduce tuttavia:
con ridicola baldanza,
che fa rima ad ignoranza,
il ministro tuttotondo
sposta piazze in tutto il mondo.
Detto fatto, una fiatata
e Times Square viene spostata:
senza neanche far la guerra
lui la porta in Inghilterra.
Ma non basta, è incontinente,
Sangiulietto non si pente:
con sussiego, pien di boria,
si diletta in fanta-storia.
Ci racconta che Colombo
per scoprire il Nuovo Mondo
ha seguito, cari miei,
le teorie di Galilei!
Poco mal se lo scienziato
a quei dì non era nato.
Son dettagli irrilevanti,
son pignolerie pedanti.
Prima o poi darà anche il via
alla fanta-biologia!
Svelerà chi è nato prima:
l'uovo, oppure la gallina?
© Muso Rosso 2024
Nel post precedente: Io sono un Generale
"Io sono un generale" è una canzone satirica interpretata dal gruppo di cabaret "I Gufi" nel 1968.
Qui viene proposta una versione "aggiornata": la prima strofa riprende esattamente il testo originale, le restanti sono ispirate alla campagna elettorale attualmente in corso per le elezioni europee.