Muso Rosso ha dissotterrato l'ascia di guerra. Questo spazio web è dedicato allo spirito libero delle idee, senza obbedienze di credo, di partito,
di gerarchie qualsiasi. Ipocrisia, prepotenza, sfruttamento, ignoranza e conformismo sono i principali nemici di Muso Rosso. Contro di essi le armi possibili sono molte: verità, umanità, cultura, creatività, rispetto per la natura. Ma su tutte domina la Libertà, di parola e di pensiero.
Il contenuto di queste pagine è costituito da una serie di scritti in rima che traggono ispirazione da eventi dell'attualità politica e sociale (da leggere perciò con gli occhi del momento storico in cui gli eventi si sono svolti), scritti che sono mossi fondamentalmente dall'esigenza di smascherare la violenza e la stupidità del potere.

sabato 12 novembre 2011

A SAN VITTORE

Sulla falsariga della carducciana "San Martino", di cui risuonano assonanze di senso 
e di linguaggio (la nebbia agli irti colli... ma per le vie del borgo... gira su' ceppi accesi... 
tra le rossastre nubi stormi di uccelli neri...), descrive l'approssimarsi della scena finale, 
la resa del capo del governo, mentre questi si avvia a rassegnare le dimissioni sul Colle 
del Quirinale, nelle mani del Presidente della Repubblica.
Il testo è stato pubblicato sul blog proprio nei minuti in cui veniva compiuto quest'ultimo 
fatidico tragitto.
 
Il Nano all'erto Colle
rimuginando sale:
finito è il carnevale
e a casa deve andar!

Ma per la Via del Corso,
accolta con letizia,
già corre la notizia
i cuori a rallegrar

Sta sui carboni accesi,
la banda ormai allo sbando,
e già sta paventando
quello che gli accadrà:

sotto rossastre toghe
torme di magistrati,
alfine autorizzati,
lo andranno a processar!

A nulla son servite
le schiere di avvocati
a lungo foraggiati
come parlamentar...

con Lele tra le sbarre
la notte è troppo lunga
nemmeno un bunga-bunga
lo può più consolar!


© Muso Rosso, 12 novembre 2011

Post precedente: Il vispo Di Pietro (visualizza)
Berlusconi ha promesso di dimettersi. 
In pole-position per il posto di primo ministro è Mario Monti, 
economista di chiara fama, nominato senatore a vita dal Presidente 
Napolitano. Si prospetta un governo "di larghe intese" guidato appunto 
da Mario Monti. Di Pietro però, suscitando dissensi anche nel suo stesso
partito, si dichiara contrario. Le larghe intese prevedono anche la 
partecipazione del PDL: come può collaborare con il partito di 
Berlusconi e cercare intese con i suoi uomini o, addirittura, con lui 
stesso? In che cosa consiste il programma delle larghe intese, attuare 
gli impegni presi da Berlusconi con le autorità finanziarie europee?
Il vispo Di Pietro "non gna'a fa"...

1 commento:

  1. ...torme di magistrati,
    alquanto incazzati,
    lo andranno a processar!

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