Elezioni 2022. Come previsto dai sondaggi la coalizione di destra ottiene la maggioranza dei seggi in Parlamento. Nonostante non ci sia niente di più vecchio nel panorama politico italiano, la destra ha intercettato in parte il desiderio di novità che da trent’anni serpeggia nell’opinione pubblica senza trovare sbocchi credibili. È così che una parte consistente degli elettori vanno correndo via via dietro al pifferaio di turno.
Questa volta tocca al partito meloniano, che ha raccolto il maggior numero di voti fra i diversi concorrenti.
La coalizione di destra tuttavia, nel suo insieme, ha ottenuto una vittoria chiara, ma un po' magra, che non le consentirà di cambiare la Costituzione “se necessario anche da soli” (come aveva affermato la leader del suo principale partito). È scongiurato quindi il pericolo che il voto di una modesta minoranza di cittadini, attraverso una pessima legge elettorale (voluta a suo tempo dal PD renziano, per consolidare il proprio potere), possa mettere nelle mani di pochi esponenti della estrema destra la possibilità di modificare la Carta costituzionale nata dalla lotta di resistenza antifascista.
È un risultato importante. Comunque, tenuto conto del background storico-culturale della destra italiana, occorre ugualmente tenere alto il livello di attenzione e contrastare ogni “strana idea” che possa mettere in discussione i principi o l’esercizio della Libertà.
(Le strofe che seguono ricalcano quelle del “Canto degli Italiani”, meglio conosciuto come Inno di Mameli. Il suo autore, Goffredo Mameli, fu un giovane rivoluzionario della “Repubblica Romana”, che morì combattendo per la Libertà)
Fratelli d’Italia,
un morbo ci appesta:
di nuovo i fascisti
rialzan la cresta.
Melona littoria
conserva in custodia
la macabra fiamma
che il cuor le scaldò.
Parapò… parapò… paraponziponzipò!
Fratelli d’Italia,
l’Italia s’è desta:
ai fascioleghisti
non china la testa.
Le idee non son morte,
stringiamci a coorte
ché la malasorte
già un dì ci toccò.
Stringiamci a coorte,
gridiamolo forte:
a un nuovo fascismo
diciamo di no.
Le idee non son morte,
gridiamolo forte:
a un nuovo fascismo
diciamo di no.
NO!
Muso Rosso, 2022
Nel post precedente: CAMPO SANTO
Dopo il suicidio assistito del governo Draghi, si va verso il voto anticipato che, stando ai sondaggi, vede favorito lo schieramento dei partiti di destra.
Il capo del PD, Letta, è impegnato nel tentativo di raccogliere sotto la propria bandiera il maggior numero possibile di personaggi in cerca d'autore. Ma l'intrico di veti incrociati fra tutti gli attori in commedia fa naufragare la bagnarola prima ancora di metterla in acqua...
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