Muso Rosso ha dissotterrato l'ascia di guerra. Questo spazio web è dedicato allo spirito libero delle idee, senza obbedienze di credo, di partito,
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Il contenuto di queste pagine è costituito da una serie di scritti in rima che traggono ispirazione da eventi dell'attualità politica e sociale (da leggere perciò con gli occhi del momento storico in cui gli eventi si sono svolti), scritti che sono mossi fondamentalmente dall'esigenza di smascherare la violenza e la stupidità del potere.

martedì 4 ottobre 2022

LETTERA

Dopo la batosta elettorale, conseguente alla immaginifica strategia autoperdente del PD, il segretario di quel partito promette di dimettersi con l'arrivo delle rondini e, intanto, se la cava mandando una letterina consolatoria alla sua di-letta schiera: Siamo delusi, non ci hanno capiti, è colpa di quello, è colpa di quell'altro, dobbiamo cambiare, cambiare nome, cambiare bollino, largo ai giovani... insomma il solito armamentario di ovvietà e frasi fatte.
Mai letta nella lettera di Letta qualche parola che assomigli al "popolo" (oddìo!), ai lavoratori, agli operai, ai precari, ai poveri... nemmeno ai ricchi! Son tutti termini ormai desueti nel vocabolario del PD (e fossero solo questi!). Invano cercherete espressioni che assomiglino a "diritti sociali", "lotta alle diseguaglianze" e non si trova neanche una volta la parola "pace".
Comunque il segretario, da consumarsi preferibilmente entro marzo 2023, è fiducioso che il suo partito rinasca più bello e più forte di prima. Non si sa mai, magari c'è ancora chi crede a Babbo Natale...


Letta ha scritto una letterina,
l'abbiam letta stamattina.
È una lettera piccolina,
l'hanno letta pure in Cina.

Una sola paginetta
e per questo è presto letta.
Vuoi sapere cosa c'è?
Tre parole: gnè, gnè, gnè!

© Muso Rosso 2022


Nel post precedente: FRATELLI D'ITALIA
Elezioni 2022. Come previsto dai sondaggi la coalizione di destra ottiene la maggioranza dei seggi in Parlamento. Nonostante non ci sia niente di più vecchio nel panorama politico italiano, la destra ha intercettato in parte il desiderio di novità che da trent’anni serpeggia nell’opinione pubblica senza trovare sbocchi credibili. È così che una parte consistente degli elettori vanno correndo via via dietro al pifferaio di turno...

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